Dolomiti di Brenta (Lago di Tovel)
Note
Anno: 2013 Partecipanti: 17 persone Periodo: dal 3 al 9 Agosto 2013 Condizioni atmosferiche: ottime, non ha mai piovuto Cartina di riferimento: Tabacco 053 – DOLOMITI DI BRENTA (1: 25.000) Difficoltà: medio - alta
Giorno 1
Partenza da Chirignago ore 6.30 con due furgoni a noleggio. Arrivo al lago di Tovel in circa 3 ore e 30. Per salire fino al lago c’è una strada a pedaggio, ci hanno fatto pagare circa 15 euro a furgone anche se non ci siamo fermati nel parcheggio con i mezzi. Partenza dal lago (metri 1177) alle ore 10.45 circa, si costeggia il lago fino a prendere il sentiero 314, si prosegue lungo il sentiero sempre costeggiato da un torrente. Ci siamo fermati a pranzare a circa 1435 metri in un posto dove il torrente viene alimentato da un affluente dal quale è possibile prendere anche l’acqua potabile, perché esce da sotto terra. Dopo il pranzo si prosegue per il 314 al bivio si segue per il sentiero 371 direzione Malga Flavona (metri 1860) dove si dorme la notte. Sotto la Malga c’è un prato verde discreto dove piantare le tende ed i gestori della malga sono molto gentili, nella malga c’è acqua abbondante.
Giorno 2
Partenza da Malga Flavona (metri 1860) ore 8.00. Si prosegue per il sentiero 371 – 371B fino a ricongiungersi al 314, si segue poi il 301 direzione Rifugio Stoppani (metri 2438). Dal rifugio Stoppani scendiamo fino al rifugio Groste, dal Groste proseguiamo per il sentiero 331 fino a sotto la malga di Boch (metri 1981) dove ci sono prati. Nella malga è possibile prendere acqua. Arriviamo alle 14.00 circa pranziamo e dividiamo il gruppo a metà (in modo da risparmiare). Una parte resta alla malga con tende e zaini, una parte scende per il sentiero 331 fino allo Spinale e prende l’ovovia (costo: 10 euro a persona) per Madonna di Campiglio. A Madonna di Campiglio facciamo i rifornimenti e risaliamo alle malghe dove ceniamo e dormiamo.
Giorno 3
Dalla Malga di Boch (metri 1981) risaliamo per il sentiero 331 fino al rifugio Groste (metri 2261) e poi prendiamo il sentiero 331 – 316 direzione rifugio Tuckett (metri 2272) dove pranziamo. Al rifugio c’è acqua e si può pranzare sui tavoli chiedendo ai gestori o sui prati circostanti. Proseguiamo per il 328 – 318 fino ad arrivare al rifugio Brentei (metri 2182) situato su un posto favoloso!!! Al Brentei ci sono i bagni e l’acqua. Alcuni hanno dormito sui prati sotto il rifugio, noi non abbiamo individuato un posto adatto poiché era necessario scendere ancora ed eravamo molto stanchi. Per cui abbiamo avuto la disponibilità all’uso del bivacco invernale (5,50 euro a persona…attenzione, il gestore tenta di fare il furbo chiedendoci 11 euro a testa!!!).
Giorno 4
Dal rifugio Brentei (metri 2182) proseguiamo per il sentiero 318 direzione rifugio Pedrotti (metri 2491). Il sentiero non presenta particolari difficoltà se non nell’ultimo tratto prima di arrivare alla forcella, dove c’è un ghiaione con un nevaio. A destra del ghiaione c’è il sentiero che decidiamo di non seguire perché ci sembra più esposto e pericoloso da fare (con zaini ingombranti e pesanti) del ghiaione. Così ci arrampichiamo per il ghiaione – nevaio, questo è stato l’unico punto critico del percorso, consiglio di informarsi bene prima di farlo. Arriviamo alle 11.30 al Pedrotti e scendiamo per il sentiero 319 in direzione Rifugio Selvata. Pranziamo sui prati lungo il sentiero a circa 1900 metri, non c’è acqua bisogna fare scorta al Pedrotti. Passiamo il rifugio Selvata e proseguiamo per il sentiero 332 fino ad arrivare a Malga d’Andalo a metri 1356. Dove ci sono prati e c’è una sorgente d’acqua bellissima sotto il rifugio dove lavarsi e prendere acqua.
Giorno 5
Proseguiamo per il sentiero 332 direzione Molveno (metri 900 circa) dove velocemente facciamo i rifornimenti e prendiamo la seggiovia che ci riporta a metri 1525 al Rifugio montanara (costo 9,20 solo andata tutti e due i tronconi). Dal rifugio la Montanara proseguiamo per il 352B e ci fermiamo a circa 1850 metri a pranzare (sul sentiero dove non c’è acqua, fare scorta al rifugio). La prima parte del sentiero fino a fuori del bosco è molto dura perché ripida. Proseguiamo a destra per il 352B – 352 – 353 direzione Malga Spora (metri 1854). Il sentiero è lungo, ma decidiamo di fare questo anziché il 344B e la scelta si rivela ottima. Malga Spora ha un prato meraviglioso e acqua, qui dormiamo la notte.
Giorno 6
Ritorniamo a baita cacciatori e proseguiamo per il 338. Lungo il sentiero non c’è acqua, passata la forcella ci fermiamo a pranzare. Proseguiamo per il 338 direzione Malga Campa (metri 1982), arriviamo alla malga alle 15 circa e decidiamo di proseguire fino alla malga Loverdina (metri 1771) per il sentiero 370. La scelta si rivela ottima, perché troviamo acqua ed in più accanto alla malga c’è una casa adibita a bivacco completamente ristrutturata ed aperta dove dormiamo. Purtroppo la troviamo sporca, la mattina seguente ci impegniamo a raccogliere tutte le immondizie e a pulire questa bella struttura.
Giorno 7
Finite le pulizie e la verifica del campo, tutti soddisfatti, prendiamo il sentiero 339 e scendiamo al lago (metri 1177). Siamo lì per le 12.00, pranziamo ci ristoriamo con un bagno nel lago ed attendiamo gli autisti che ci vengono a prendere alle ore 14.00. Alle 17.45 siamo a Chirignago.
(Per ulteriori informazioni contattatemi pure: Giovanna – chigio17@gmail.com)